Elisabetta Capelli

Elisabetta Capelli
Elisabetta Capelli, Fenetre, olio su tela, 2012

lunedì 3 novembre 2014




Mostra foto/poetica TerrEmozione
personale di Stefano Mori a cura di Camilla Mineo 

CON IL PATROCINIO DEI COMUNI DI CASALMAGGIORE & COLORNO 

INAUGURAZIONE sabato 8 novembre alle ore 18 presso lo SPAZIO AUDIOMEDICA di strada Repubblica 49 

Riappropriarsi di una lentezza dello sguardo ormai perduta: sembra essere questo il senso ultimo degli scatti di Stefano Mori raggruppati nella mostra “TerrEmozione”.
Semplici sussulti dell’animo hanno ispirato queste fotografie, piccoli racconti quotidiani, attimi legati a una storia individuale e a un legame profondo con il territorio. Stefano, da più di quindici anni, esplora nell’intimo quello che giornalmente è sempre intorno a lui, dal tragitto per andare al lavoro ai campi intorno a casa, ed è come se li vedesse tutte le volte con occhi diversi, rinnovati.
Guardando questi scatti non possiamo fare altro che contemplare e meditare sul piacere della semplicità e sulla bellezza delle piccole cose: fili d’erba mossi dal vento sembrano prendere vita, il silenzio assordante della neve rende tutto ovattato, l’infinito del cielo, la suggestione di un tramonto.
Inquadrature studiate e ben calibrate, scorci interessanti e tagli suggestivi danno vita ad atmosfere sospese in cui regnano quiete e tranquillità. L’abilità di Mori è quella di portare in superficie la poesia che ci circonda, immortalando e svelando un pensiero, concretizzando visivamente un sentimento, l’essenza della vita. Attraverso il suo sguardo e il filtro della macchina fotografica, gli elementi naturali perdono il loro significato oggettivo e si trasformano in paesaggi interiori che vanno oltre il soggetto rappresentato: l’immagine diventa così un evento nuovo che deve essere scoperto e interpretato da chi guarda.

Quello che colpisce di questo racconto per immagini è che Stefano parla di sé, dei suoi sentimenti, delle sue idee sul mondo e sulla società prendendo spunto da quello che lo ha colpito maggiormente nel paesaggio che ha davanti ai suoi occhi: queste foto sono come delle annotazioni, ricordi di un particolare momento, esperienze di vita, un modo per fissare gli stati d’animo che la natura ha suscitato in lui.
I titoli ironici delle fotografie e piccoli componimenti poetici arricchiscono il racconto rivelando una grande sensibilità, un’attenzione ai dettagli all’apparenza insignificanti e uno spirito d’osservazione sottile e arguto. “TerrEmozione” è un viaggio breve, in cui l’uomo, unico spettatore, ha lasciato poche tracce di sé, e deve solo lasciarsi trasportare dal senso di libertà e di pace che queste immagini trasmettono. 

Camilla Mineo 

dal 8 novembre al 14 gennaio 2015
orari: dal lunedì al venerdì, ore 9-12.30/15-19; sabato, ore 9-12.30 Ingresso libero 




lunedì 26 maggio 2014

MARGARETA LILLIESKOLD, LUCIANO PALUMBO, MAURO TONIATO





Inaugurazione mercoledì 28 maggio alle ore 19.30 presso
lo SPAZIO AUDIOMEDICA di strada Repubblica 49 della mostra di arte contemporanea degli artisti

MARGARETA LILLIESKOLD, LUCIANO PALUMBO, MAURO TONIATO
a cura di Camilla Mineo

I paesaggi e le città evocative dai colri intensi della pittrice svedese, le opere provocatorie e dissacranti di Tonaito e la mitologia del quotidiano di Palumbo si confrontano all'Audiomedica in un dialogo fruttuoso fra tre artisti con linguaggi  e sensibilità differenti.

dal 28 maggio al 14 settembre 2014
orari: dal lunedì al venerdì, ore 9-12.30/15-19; sabato, ore 9-12.30

Ingresso libero


Margareta Lillieskold
di Camilla Mineo


Una pittura d’evocazione, visioni interiori suggestive della città, del paesaggio e della natura fatte di colori, di stratificazioni materiche istintive e molto sentite. Margareta Lillieskold, affermata artista svedese, si lascia trasportare dalla forza del colore per realizzare le sue opere non partendo da un’idea precisa ma mescolando colori diversi che poco alla volta prendono forma. I suoi quadri sono in continua evoluzione, si sviluppano e si trasformano grazie alla sensibilità dell’artista in immagini poetiche, capaci di catturare il nostro sguardo. “La pittura ha una vita, il quadro ha una vita propria e io cerco di aiutarlo a tirarla fuori; non so quello che ci sarà alla fine.” (M. Lillieskold). In bilico tra realtà e immaginazione, i dipinti di Margareta inseguono emozioni, sensazioni ed equilibri inconsci. Una pittura che si appiglia sottilmente alla realtà, come nelle opere dedicate alla città Singapore, Stockholm, CapeTown, Piazza, mentre in altre l’artista offre allo spettatore l’occasione di saziarsi di colori e di luci: negli azzurri percorsi da brividi di bianco, nei rossi e nei gialli, nei blu intensi si fondono le luci trasparenti e vibranti di sapore nordico e le pienezze torride del mezzogiorno dal sapore neo-romantico.
Margareta Lillieskold, nata a Stoccolma (Svezia), dal 2006 vive in Italia a Villa Minozzo in provincia di Reggio Emilia. Fin da giovane ha avuto una grande passione per l'Arte: disegnava, dipingeva e cuciva da sola i suoi vestiti; ha iniziato la sua carriera come apprendista in uno studio di moda a Stoccolma. Dopo la laurea, ha lavorato a Parigi alla Maison Chanel, ha completato un anno di corso in design della moda presso la Chambre Syndicale de la Haute Couture Parisienne. Successivamente parte per la Danimarca dove frequenta un corso di disegno e costruzione presso Kobenhavs Tillskuter Akademi, a Copenaghen. Ritorna a Stoccolma dove ha frequentato corsi di disegno alla A. Beckman College, inseguito ha fondato uno studio con una boutique nel cuore di Stoccolma. Qui ha lavorato nel disegno grafico di tessuti, carta da parati, tappeti per clienti come Ikea, Boda Shop, Rorstrand e anche molti clienti all'estero. Ha deciso di spostarsi a Londra dove ha aperto un negozio nel cuore della capitale in Regent St. specializzato nell'importazione dalla Scandinavia di vetro artistico, cristallo e di tessuti per interni. Ha organizzato sistematicamente mostre d'arte e di vetro artistico e tenuto corsi di pittura alla Facoltà Frobel e alla Scuola d'Arte Putney col fine di proseguire nell'attività che più amava.
Principali mostre 

2014 “Only Woman” Koping Svezia 2014 “Europian Artists” New York U.S.A.
2013 “Fiera D’Arte” Scandiano (Re)
2013 “La Tazza D’Oro” Castelnuovo Nè Monti, personale
2013 “Linguaggi a confronto” L’ArtGallery Parma
2013 Castello di Arceto
2012 Palazzo Cortina Carpaneti (Re)
2011 “Summer exhibition” Russel Gallery London
2011 “Winter exhibition” Russel Gallery London 2010 Palazzo Cortina Carpineti (Re)



Luciano Palumbo
MITOLOGIA DEL QUOTIDIANO
di Camilla Mineo

Una pittura fatta di contrasti ed armonie, una pittura fisica, materica, una ricerca in corso sull'idea di astrazione all'interno del filone figurativo. Luciano Palumbo, artista parmigiano d’adozione, in questa mostra propone una serie di opere realizzate nell'arco di cinque anni, periodo in cui ha sperimentato tecniche e linguaggi differenti. Tanti i riferimenti culturali legati soprattutto all'arte moderna, da Guercino a Goya, al Parmigianino e al contemporaneo Ennio Morlotti. “Nel mio lavoro prendo spunto sia da immagini a me care, familiari (che non vuol dire ritratti di familiari), o da figure mitologiche (miti su cui secondo me è fondato il nostro pensiero come occidentali) ed elaboro le immagini attraverso il colore.” (L. Palumbo). Alla mitologia vera e propria Palumbo alterna nel suo percorso creativo una mitologia personale, intima, ritratti di amici, dei genitori. Per ogni quadro l'artista sceglie una gamma di pochi colori sovrapposti con pennellate successive che rendono la superficie della tela molto spessa ma levigata; il colore è deciso, materico, applicato in modo corposo, steso a grandi campiture, i colori sono accesi e luminosi, quasi vitrei, come nel caso di Adamo ed Eva in cui sulla tela campeggia un giallo lucido e brillante che dà vita ai corpi o come nelle opere “Diana e Atteone”, “Caino e Abele”. Nella quadro principale in esposizione, perno attorno al quale ruota la sua piccola personale, “I genitori”, la sagoma della madre è delineata con tratti a carboncino ed emerge dallo sfondo compatto rosso e ocra: non sono definiti i tratti del volto, ma i contorni risultano comunque precisi, spessi e ben definiti. Il padre, invece, risulta complementare a questo tipo di rappresentazione: le fattezze particolareggiate e i colori molto accesi che ne disegnano i tratti si dissolvono in uno sfondo dal carattere sfumato, i pantaloni si sfilacciano in tratti sottili e verticali che si perdono in un orizzonte quasi nebuloso, non finito. Un' altalena tra immagine definita e non, tra una figura ben delineata e una solo accennata, tra un colore pieno e materico e uno piatto, assente, addirittura sgocciolato. Un gioco di contrasti caratterizza le tele dell'artista: il colore opposto alla purezza del bianco, concreto/ astratto, assenza/presenza, ricordo e oblio.
Luciano Palumbo. Nato nel '73 a Francoforte in Germania, vive a Parma da molti anni dopo aver frequentato l'Università; lavora come educatore presso la coop. Aurora-Domus. Autodidatta, ha da sempre una passione per il disegno. Ha partecipato a diverse mostre personali e collettive a Parma e provincia, tra queste: mostra collettiva "CIELO", Villa Soragna a Collecchio (2007); collettiva all'interno del MUMA, Parma (2011); "Spiriti nell'arte", Galleria Sant'Andrea Parma (2011). Ha tenuto laboratori creativi per ragazzi e adulti con disagio; collabora con l'associazione culturale "BORGOFIORE" di Parma. I quadri in mostra coprono un periodo di tempo di cinque anni circa, precedente al quale i quadri erano soprattutto figurativi, non materici e con forti riferimenti soprattutto alla letteratura e al mito.



 
Mauro Toniato
PUBBLICO PARTECIPATO di Camilla Mineo
Dall'orinatoio di Duchamp in poi l'arte è diventata provocazione, invito a riflettere sul mondo e sull'arte stessa. Ironico e dissacrante, Mauro Toniato artista e insegnante dell'Istituto Toschi di Parma, attraverso le sue opere cerca di stimolare l’osservatore, sollecitarlo e incuriosirlo attraverso i mezzi della pittura e della parola. La sensibilità più marcata dell'artista coglie nella contemporaneità una sorta di disillusione generale nei confronti della società e la riporta nelle sue opere utilizzando un mix di tecniche dall'olio su tela alla fotografia stampata su legno: “fotografia e pittura in un dialogo in forma di contesa capace di provocazioni e infrazioni, di dissentire e di esibirsi. Di disobbedire”. (M. Toniato). Toniato si interroga sul sistema culturale e sociale e sulle sue declinazioni, sul tema del lavoro, sul giornalismo che fa spettacolo (“PsicopatologicoGiustificato”) e lo fa raccogliendo stratificazioni di esperienze comuni, scarabocchi pittorici, fogli e foglietti, biglietti, parole, avvisi, avvertimenti, consigli, manifesti. L'idea forte alla base è che il pubblico è protagonista assoluto dell'opera e partecipa alla creazione della stessa sia direttamente che indirettamente (“Pubblico Partecipato”). Toniato, completamente immerso nella città, in quello che vede e che sente, nel caos istintivo dei suoi dipinti grazie al colore e alle sovrapposizioni digitali, da voce allo studente che vive in noi, alle sue richieste di aiuto poste sulle bacheche degli annunci di lavoro, ai messaggi scritti sui muri. Dai “Paesaggi” colorati affiorano le geometrie, un equilibrio compositivo più razionale e ragionato, mentre nella serie “Custodi sensibili” l'artista riflette sul concetto della memoria e del ricordo che si porta dietro un oggetto rassicurante come la busta da lettera sempre meno utilizzato. Buste grandi piccole, scarabocchiate attaccate, strappate, uno strappo gestuale, significante, uno strappo rigenerativo, “come un racconto più volte interrotto da interferenze e pentimenti…cancellature e colpi di colore…Cancellare tutto. Riscrivere tutto. Risvegliare la rivoluzione”.

Mauro Toniato. Diplomato nel 1987 all'Accademia di Belle Arti di Bologna nel corso di Pittura del Prof. Concetto Pozzati; pubblicitario e illustratore sino al 1989, decoratore di interni dal 1991, è insegnante dal 1989 alla scuola Toschi di Parma. Vive e lavora a Parma come pittore dal 1990. Ha partecipato a diverse mostre personali e collettive a Parma e provincia, tra queste: mostra personale a T Palazzo, Parma (2011); “Il Vento”, Villa Soragna Collecchio (2009); Mostra collettiva alla Galleria di arte contemporanea D'Ars, Milano (2007); mostra collettiva, Ielmoni Studio, Piacenza (2006); collettiva per Alpha Centauri, Ragazzola (2005).




sabato 15 marzo 2014

Francesco Lojacono_Atmosfere veneziane












Inaugurazione sabato 15 marzo ore 17.30 presso lo SPAZIO AUDIOMEDICA di via Repubblica 49 della mostra dell'artista FRANCESCO LOJACONO dal titolo Atmosfere veneziane.
 
Le atmosfere magiche, suggestive di Francesco Lojacono raccontano una città unica al mondo: Venezia. Pittore ed incisore, Lojacono condivide con lo spettatore scorci inediti, curiosi, particolari conosciuti soltanto a chi abita e vive intimamente la città. Colori accesi, vivaci, vibranti di luce, danno vita a paesaggi interiori, ci trasportano in una dimensione sospesa fra il sogno e la realtà in cui ritroviamo traccia dei sentimenti e degli stati d’animo del pittore. Una quiete insolita e un silenzio irreale abbracciano la Laguna. Lojacono con semplicità e grande delicatezza realizza un sentito omaggio d’amore alla sua città, presentandoci con intelligente taglio fotografico la Venezia di tutti i giorni.



FRANCESCO LOJACONO_ Atmosfere veneziane
a cura di Camilla Mineo

dal 15 marzo al 14 maggio 2014
orari: dal lunedì al venerdì, ore 9-12.30/15-19; sabato, ore 9-12.30
Ingresso libero

venerdì 13 dicembre 2013

Christmas Art collettiva degli artisti de “L’ArtGallery” di b.go San Vitale 3










Christmas Art
collettiva degli artisti de “L’ArtGallery” di b.go San Vitale 3
Inaugurazione venerdì 13 dicembre 2013, ore 19.30


Elisabetta Capelli
L’ArtGallery di b.go San Vitale 3 è lieta di presentare presso lo SPAZIO AUDIOMEDICA  di via Repubblica 49 “Christmas Art”, la mostra collettiva di Natale di una selezione di artisti che fanno parte della “scuderia” della Galleria.
Informale, Astrazione, Figurazione: 9 artisti, 9 stili e linguaggi molto distanti fra loro sono in scena fino al 30 gennaio 2014 allo Spazio Audiomedica  con l'intento di attivare un dialogo fruttuoso e stimolante fra le diverse visioni degli artisti scelti: Eloise Amadei, Gino Bernardini, Elisabetta Capelli, Giulio Cesare Matusali, Davide Martinazzo, Maria Pia Rizzardi, Sara Teruzzi, Francesco Zanichelli, Susi Zucchi.
Gino Bernardini, pittore e poeta dell’immaginario, ci fa entrare nel suo universo espressivo attraverso i colori ed i luoghi della sua terra: campi di grano, fiumi, canneti, sono descritti con decise pennellate che evidenziano l’essenza della natura attentamente osservata dall'artista. Anche Sara Teruzzi, artista brianzola, esprime la sua arte per mezzo del paesaggio: le visioni di Sara ci trasportano in un'altra dimensione abitata da presenze invisibili, dal vento, dalle acque immobili, da celi cupi, dai fiumi e dai fiori. Con intelligenza critica Eloise Amadei, giovane artista parmigiana selezionata tra i finalisti del Premio Arte Laguna di Venezia con l’opera “11”, ci mostra il suo punto di vista sulle cose, le sue riflessioni sul rapporto reale/virtuale con sguardo fresco e attuale.
Ritratti e autoritratti acquosi, intensi, carichi di una sottile e sensuale femminilità, alla ricerca di una reale identità, sono i lavori presentati da Elisabetta Capelli, giovane studentessa dell’Accademia di Brera. L’universo femminile è al centro anche della nuova serie di opere di Maria Pia Rizzardi, in cui la pittrice, grazie a tagli intriganti e prospettive insolite, racconta a modo suo una femminilità incarnata dalle gambe sinuose e nello stesso tempo atletiche delle sue ballerine. Susi Zucchi esibisce una declinazione lirica e simbolica della materia pittorica arricchita da tessuti e ricami riconducibili alla sua storia professionale legata alla moda e dalla conoscenza diretta della tradizione tessile di paesi quali India e Indonesia. Una grande personalità, uno spirito penetrante emerge dal grafismo originale  e a tratti surreale delle chine acquerellate di Francesco Zanichelli, artista autodidatta dotato di una raffinata e intelligente ironia.
Giulio Cesare Matusali, artista di esperienza, nelle sue tele rivela intrecci e sovrapposizioni che articolano un racconto fatto di frammentari paesaggi urbani e terrestri, visioni confuse e sintetiche, suo tratto distintivo e creativo è la “maglia grafica”, un mantra manuale e gestuale. Le realizzazioni di Davide Martinazzo, artista-designer, sono un incrocio interessante fra pittura e scultura: colore, ferro, materia si uniscono dando vita a forme originali in cui note musicali, cuori, puzzle, emergono dalla tela con l’intento di attivare la nostra immaginazione e i nostri sentimenti più intimi.
Punti di vista interessanti e coinvolgenti, artisti  di livello da noi selezionati per la loro specifica e ben definita individualità e, perché no?!, piccole e grandi opere, idee regalo originali ed uniche per questo Natale.


Christmas Art_
collettiva degli artisti de “L’ArtGallery” di b.go San Vitale 3
a cura di Camilla Mineo

SPAZIO AUDIOMEDICA, Via Repubblica 49, Parma
Inaugurazione venerdì 13 dicembre 2013, ore 19.30
dal 13 dicembre al 30 gennaio 2014
orari: dal lunedì al venerdì, ore 9-12.30/15-19; sabato, ore 9-12.30
Ingresso libero
http://audiomedicart.blogspot.it/ http://www.artcogallerie.it


Francesco Zanichelli
 
Eloise Amadei

mercoledì 13 novembre 2013

Con le ali - motra personale di Serena de Gier


Con il patrocinio della LIPU – BirdLife Italia

                                               Serena de Gier
  Con le ali
mostra personale a cura di Camilla Mineo


Anche noi viviamo in balia di temporali, bufere e marosi, il nostro equilibrio dipende dal saper sfruttare le correnti d'aria, dal moto delle nostre ali e dalla cura che ne abbiamo; perché da quanto sapremo tenere ben pulite le penne delle nostre ali, dipenderà la resistenza che queste saranno in grado di offrire alle tempeste, ai colpi di vento”. (Serena de Gier)

In volo, con le ali spiegate, alla ricerca di cibo, leggeri, magicamente liberi nell’immensità del cielo. Eleganti, aggraziati, buffi: sono gli uccelli ritratti con grande cura e intensità da Serena de Gier, protagonisti assoluti della nuova mostra che presentiamo allo Spazio Audiomedica di via Repubblica a Parma fino al 12 dicembre. Serena, attrice scenografa oltre che pittrice e illustratrice, con la sua arte ci svela i segreti degli uccelli che ha imparato a conoscere dopo anni di studi e approfondimenti sulla loro vita, sulle loro abitudini, osservandoli il più possibile dal vivo con attenzione e passione. Un amore che è nato casualmente, in Francia, dopo aver visto il documentario “Il popolo migratore” di Jacques Perrin dedicato alla migrazione degli uccelli, da qui la folgorazione per la bellezza e la poetica vita degli esseri alati, in particolare per le Sule Bassane. Creature incredibili, agli occhi di Serena, molto affascinanti: pelecaniformi simili nella corporatura a grossi gabbiani che nuotano e volano con la stessa destrezza, una vita divisa fra cielo e terra in libertà ma con una loro routine e con dei doveri, dei ruoli specifici, continuamente in viaggio, stagione dopo stagione, anno dopo anno, con lo stesso percorso da seguire. Quello che ha colpito Serena è che allo slancio vitale, alla curiosità, alla scoperta continua delle Sule si contrappone una salda organizzazione, fondamentale per la sopravvivenza. Con taglio fotografico e inquadrature avvincenti, l'artista narra piccole grandi storie emozionanti che ci coinvolgono, istantanee di vita universali: gli uccelli sembrano quasi un pretesto per parlare di lei, di tutti noi, delle nostre paure, delle nostre esperienze e del nostro ruolo nel mondo.
Emerge dalle tele un racconto intimo, molto personale in cui percepiamo lo stupore e la meraviglia provata dalla pittrice davanti allo spettacolo della natura. Padrona dei mezzi della pittura, Serena riesce a immortalare con grande sensibilità momenti d’infinita bellezza che spesso troppo distratti non riusciamo a cogliere: Pettirossi immersi in un’esplosione di fiori, Albatros protagonisti di un’armonica danza, gabbiani fieri e curiosi che ci scrutano, e poi ancora Cinciallegre, Scriccioli, Cicogne, Aironi ritratti fra le fronde degli alberi, sospesi nel cielo, illuminati dal sole caldo. La magia di questi uccelli sospesi in un paesaggio ridotto al minimo, appena abbozzato che fa da sfondo, sta nella loro forza comunicativa, nelle suggestioni che sanno evocare, là dove la Natura è perfezione e la sfida dell'arte sta nel cercare di esaltare questa perfezione fino ad immortalarla. Alla base dei lavori di Serena il desiderio di condividere e di far conoscere questo mondo fantastico al quale dobbiamo assoluto rispetto: portatori di grandi valori, gli uccelli ritratti in questi quadri toccano il nostro spirito, grazie a loro assaporiamo la perfezione assoluta della natura.
Assieme ai dipinti la pittrice ha portato avanti una ricerca sulle poesie in cui compaiono gli uccelli e il tema del volo, un'indagine appassionante e appassionata: “Poeti, musicisti, fanno degli uccelli metafora dell'amore, di mani carezzevoli, di musiche divine, della speranza, persino della ricerca stessa della divinità e della perfezione” afferma Serena. Pensieri, parole, canzoni, attentamente scelte uscite dalla penna di Emily Brontë, John Keats, Emily Dickinson, Antonio Machado, Cesare Pavese, solo per citarne alcuni, saranno presenti la sera dell'inaugurazione contenute in un cesto a disposizione dei visitatori, un piccolo dono in ricordo dell'incontro con queste magiche creature che vivono nelle tele di Serena de Gier.

Biografia
Nata a Parma nel 1979, Serena de Gier ha frequentato la sezione di scenotecnica all’Istituto d’Arte P. Toschi di Parma, dove ha avuto come insegnante il pittore Renzo Dall’Asta.
Dal 1999 al 2007 ha lavorato per il Teatro delle Briciole - Teatro Stabile di Innovazione come scenografa, attrice e tecnico, in particolare per gli spettacoli del regista Maurizio Bercini.
Ha collaborato con varie produzioni teatrali di compagnie italiane e francesi, come il Theatre Jeune Public di Strasburgo.
Ha partecipato alla fondazione dell’Associazione Cà Luogo d’Arte che ha già realizzato numerose produzioni teatrali molto apprezzate in Italia e Francia.
Ha inoltre firmato il suo primo film come scenografa per la parigina Fidelio Production ed ha collaborato come arredatrice per un cortometraggio per la regia di Lucrezia Le Moli, prodotto da Rai Cinema.
Ha collaborato come illustratrice per la rivista Slow Food.
Dal 2005 trasferitasi a Cuneo, si dedica interamente alla sua attività di pittrice, anche su commissione.

Serena de Gier

Con le ali

mostra personale a cura di Camilla Mineo


SPAZIO AUDIOMEDICA, Via Repubblica 49, Parma (ingresso da b.go Collegio M.Luigia) 

 
Inaugurazione venerdì 15 novembre 2013, ore 19.30

dal 15 novembre al 12 dicembre 2013
dal lunedì al venerdì, ore 9-12.30/15-19; sabato, ore 9-12.30
Ingresso libero http://audiomedicart.blogspot.it/ www.serenadegier.com. Per info 340 2751314



sabato 21 settembre 2013

ACROBATICHE SENSAZIONI, mostra fotografica di Alessandro Romani






Sospesi nel nulla, leggeri, sinuosi… da dove arrivano? Dove vanno? Lui e Lei in un incastro di corpi, un intreccio di mani, di sensazioni individuali e condivise con chi li guarda: l’occhio del fotografo si avvicina, curioso ma rispettoso viene coinvolto in questo ballo sensuale, profondamente intimo. Alessandro Romani, fotografo parmigiano, mette in scena allo Spazio Audiomedica con sensibilità ed eleganza, attraverso un gioco di linee e di spazio attentamente studiati, un’emozionante ed intensa danza acrobatica. Con questi scatti ci trasporta in una dimensione “altra”, nella quale valgono regole diverse, un mondo in cui le conosciute leggi della fisica non esistono più, come se vi fosse un tacito accordo con il pubblico.
Il bianco e nero, voluto, accentua questa atmosfera onirica, indefinita, fuori dal tempo e dallo spazio, ma comunque ancorata al dato reale grazie agli elementi architettonici presenti. Con grande immaginazione visiva e abilità compositiva, Romani fa affiorare dal nulla i personaggi del suo racconto come sospesi in una instabile provvisorietà e li fa lievitare sullo straniante sfondo sfumato della Reggia di Colorno, stimolando in chi osserva libere interpretazioni; indirizza il nostro sguardo con calibrate diagonali e tagli misurati servendosi delle finestre e dei cornicioni.
Sono immagini magnetiche che catturano lo sguardo, tengono con il fiato sospeso, quasi si assistesse in diretta allo spettacolo, alla fusione del corpo con il tessuto, a un dialogo intenso fra i protagonisti. Forza e delicatezza insieme danno vita ai movimenti dai quali non trapela lo sforzo, la sofferenza e la fatica, ma risalta la tensione dei muscoli, la modulazione del tessuto ora avvolto serpentino al corpo, ora teso e del quale non si vedono né il principio né la fine. Fotografo delle piccole cose, riflessivo e introspettivo, Alessandro Romani restituisce atmosfere dal sapore felliniano lasciando libera l’immaginazione e suscitando forti e nello stesso tempo delicate emozioni, vere protagoniste di questi scatti.

Alessandro Romani nasce nel 1969 a Taranto, ma vive a Parma dal 1982. Dopo aver frequentato il Liceo scientifico “G.Marconi” di Parma, si è laureato in giurisprudenza presso l'Università ducale. La sua passione fotografica nasce quasi per caso durante un viaggio in Sicilia ispirato dalla bellezza dei paesaggi del sud. E' iniziato così il viaggio in un grande universo di immagini che gli hanno permesso e gli permettono di guardare il mondo dal suo punto di vista. Crepe nei muri, porte e finestre antiche, case in lontananza, acrobati, tutto questo per molti ha un sapore solo di realtà quotidiana, ma la fotografia creativa di Alessandro le ha rivisitate donando loro una nuova vita, cogliendo in esse alternative prospettive. La passione è ora per lui una spinta propulsiva a sperimentare nuove tecniche e ad esprimere le sue sensazioni ed emozioni.
Dal 2011 in Parma entra a far parte di Boulevart e si iscrive all'associazione culturale Oldmanagency molto attiva in città, e non solo, nell’ambito della fotografia sportiva (essendo inoltre partner della federazione italiana di baseball e softball). Partecipa in maniera attiva alla manifestazione patrocinata dal comune di Parma e dal Coni “Parma città europea dello sport 2011” a cui fa seguito la pubblicazione di un libro. Ha partecipato a diverse mostre personali e collettive: “Piccoli spazi nel tempo” ( Parma 2011, Galleria del libro), “Oltre” (Parma 2011, Libreria Mondadori euro torri), “Fratture nei pensieri statici” (Parma 2012, Galleria del libro); Boulevart (Parma 2011-2012-2013). Collettive con Oldmanagency: “Una miniera di diamanti - 2° convention fotografi baseball e softball” (Parma 2012, Casa della Musica); “Passione e Professione” (Parma 2012, Palazzetto Eucherio Sanvitale); Collettiva nell’ambito di Colorno photolife.


 A cura di Camilla Mineo, 
Spazio Audiomedica via Repubblica, dal 20 settembre al 22 ottobre.Inaugurazione venerdì 20 settembre, ore 19.30
dal lunedì al venerdì, ore 9-12.30/15-19
Sabato, ore 9-12.30
SPAZIO AUDIOMEDICA, Via Repubblica, 49

lunedì 10 giugno 2013

Iperrealismo e non, allievi dell'Università Popolare di Parma del Maestro Giuseppe Mallia



La nostra realtà





 Inaugurazione venerdì 14 giugno ore 19.15


La passione per l’arte, la voglia di migliorarsi e di crescere artisticamente sono gli elementi che accomunano i partecipanti al corso di pittura tenuto da Giuseppe Mallia presso l’Università Popolare di Parma. Con questa mostra Iperrealismo e non si vogliono presentare i risultati degli sforzi degli allievi, 50 in tutto, esito del corso dell’Anno Accademico 2012/2013. Il Maestro Mallia, un grande esponente dell’Iperrealismo italiano, è al servizio degli allievi, con professionalità ed esperienza cerca di trasmettere loro i suoi segreti e un metodo di lavoro ben preciso, basato sulla dedizione, l’impegno e la precisione minuziosa.
Agli allievi è lasciata una totale libertà creativa sia nella scelta del soggetto che nel modo di realizzarlo; base comune di partenza è la fotografia, imparziale ed oggettiva, strumento indispensabile per cercare di rendere il dipinto “più vero del vero”, obiettivo del più puro Iperrealismo americano. Diventa quasi una sfida fra l’artista e il mezzo fotografico: non più, quindi, studio dal vero degli oggetti e riproduzione sulla tela di quello che si vede, ma utilizzo della fotografia che grazie ai suoi dettagli e alla sua altissima risoluzione tecnica si rivela supporto indispensabile per riprodurre la realtà. Grazie ad essa si rimane, secondo il pensiero del Maestro Mallia, legati alla contemporaneità e l’Iperrealismo per questo è da considerarsi fra le arti del nostro tempo, una di quelle più attuali. Gli allievi, alcuni al primo anno di corso, altri con più esperienza e con diversi anni di lavoro ed esercizio alle spalle, sono spronati a raggiungere l’apice della precisione attraverso lo studio attento dei dettagli.
La protagonista indiscussa di questi quadri è la realtà rappresentata attraverso oggetti quotidiani, piccoli momenti di vita, scorci di paesaggio, in particolare domina la scena il mondo naturale, composizioni floreali, frutti, fiori e animali realizzati con colori brillanti resi ancora più vividi e reali da un attento studio della luce e della composizione. Tante le declinazioni del figurativo proposte in questi lavori dove si possono cogliere risultati e spunti interessanti caratterizzati da una certa freschezza nella resa pittorica e da una restituzione tridimensionale del soggetto già di buon livello. Foglie di acero mosse dal vento, una rosa il cui profumo sembra sprigionarsi dalla tela, un fiore temerario che esce dalla roccia, virtuosismi e attenzione ai riflessi luminosi si intravedono nelle pentole di una vecchia cucina, nelle mele “Nel cesto”, nel raggruppamento di ciliegie lucide e invitanti, nei cavoli “In quell’angolo”.
Si tratta di opere realizzate con grande impegno e volontà, con lo spirito di chi ha voglia di mettersi in gioco in modo intelligente, cercando di esprimere se stessi dando sfogo alla propria creatività rimanendo ancorati al dato reale, alla realtà che ci circonda.  

(Camilla Mineo)



SPAZIO AUDIOMEDICA, Via Repubblica 49, Parma 
Inaugurazione venerdì 14 giugno, ore 19.15
dal 14 giugno al 12 settembre 2013
Orari: dal lunedì al venerdì 9-12.30/15-19, sabato 9-12.30. Dal 15 luglio 8.30-12.30/17-19; sabato 8.30-12.30
Ingresso libero    
Il catalogo della mostra è visibile seguendo il link