Elisabetta Capelli

Elisabetta Capelli
Elisabetta Capelli, Fenetre, olio su tela, 2012

mercoledì 13 marzo 2013

BRUNO BARANI, ATLANTE


“Il vero viaggio di scoperta non consiste nel cercare nuove terre,  
ma nell’avere nuovi occhi”
Marcel Proust


Un Atlante colto e pregno di significati, di sfumature intelligenti e sottili è il nuovo progetto creativo che Bruno Barani presenta allo Spazio Audiomedica.
Passione e curiosità hanno spinto l’artista a “salvare” vecchie carte geografiche scolastiche e a recuperare un vecchio atlante di famiglia. Carte perfettamente conservate, altre un po’ rovinate e ingiallite con annotazioni originali a matita, raffiguranti Italia, Francia, Giappone, Russia, Stati Uniti, Nuova Zelanda, Germania e Gran Bretagna, sono le protagoniste di questo ricco percorso. Attraverso segni grafici, collage raffinati, sovrapposizioni di materiali, Bruno Barani è intervenuto su di esse richiamando significati storici, simboli diventati universali, suggestioni stimolanti e curiose che ogni paese ha ispirato in lui. Un cavaliere equipaggiato sul suo cavallo porta in trionfo un vessillo dorato nell’Italia del 1492; la bandiera americana, citando il pittore Jasper Jones, campeggia orgogliosa al centro della piantina degli Stati Uniti; il Giappone è circondato da fiori di ciliegio, stupendo emblema del Sol Levante, mentre la Nuova Zelanda è marchiata con un Koru, in Maori una felce stilizzata, simbolo di nuova vita, forza e pace. Scintillanti corone dominano la Gran Bretagna in God Save the Queen, mentre un’immagine ripresa dall’Encyclopédie di Diderot e d’Alembert ruba la scena alla Francia. Sono essenziali e misurate le scelte di Barani: una striscia rossa attraversa la Russia, un carattere in foglia d’oro, insieme al risalto conferito alla Cattedrale di Magonza, città di Gutenberg, sono stati scelti per raffigurare la Germania, chiara allusione all’inventore della stampa. Dopo lunghe riflessioni, l’artista ha deciso di arricchire il suo Atlante immaginario, affiancando ogni stato con meditati ritratti di personaggi di spicco dell’arte, della società e della cultura del paese di riferimento. Piccoli scrigni racchiudono ritagli di diverse dimensioni di carte e cartoncino colorati, fotografie, foglie d’oro, collage, tecniche miste a lui care combinate con grande stile e rigore. La maggior parte di essi sono lavori precedentemente esposti come i Piccoli Ritratti (2010) che in questo contesto acquistano differenti e più forti significati: è il passato che ritorna inconsciamente e si manifesta attraverso nuovi rimandi, accostamenti ed espressioni. Segni, colori, corrispondenze meticolosamente e delicatamente composte rendono il racconto delle carte più completo e prezioso. Con pochi e semplici tratti, ma densi di contenuti, Barani omaggia in modo unico e brillante alcuni fra i suoi punti di riferimento culturali, ridando loro vita, mettendo a fuoco con gusto e originalità, con uno studio attento dei particolari, elementi sottili della loro opera oltre che della loro vita.
Citazioni colte espresse graficamente, come i tre puntini rossi su fondo nero che accompagnano L. F. Céline, fotografato insieme all’amato gatto Bébert, alludono allo stile innovativo e moderno del romanziere francese; Lucio Fontana è ritratto insieme ai suoi “Buchi” che perforano la tela. Barani illustra Caravaggio attraverso giochi di luce e ombra, ci presenta lo scrittore Simenon in una inedita veste di fotografo, fa risplendere la chiesa russa di San Basilio, dà luce al volto di Andy Warhol circondato dai suoi piccoli disegni - eseguiti per un libro da colorare per bambini pubblicato nel 1961 - e da versi di una canzone di Lou Reed e John Cale a lui dedicata. Bruno Barani ci propone un vero viaggio attraverso paesi e culture, un percorso di grande creatività, sensibilità e ricchezza di contenuti, un viaggio molto personale ed evocativo, contraddistinto dalla consueta eleganza e raffinatezza della composizione, alla ricerca di un equilibrio estetico che si rivela poetica armonia interiore.

Bruno Barani (1952), è architetto e insegnante, dal 1982 si occupa di progettazione grafica. Inizia nel 1995 la produzione artistica di opere esponendole in prestigiosi spazi pubblici e privati. Dal 2000 al 2009 è stato Assessore alla Cultura del Comune di Montechiarugolo (PR). Tra le personali si ricordano Via Crucis, Libreria San Carlo, Milano (2013); Ombre, Casa Cavezzi, Montecchio Emilia (2012); Segni Celesti, Galleria Ateliertrentaquattro, Parma (2011); Castelli, Palazzo Civico, Montechiarugolo (2010); Piccoli Ritratti, Galleria A+ 10 architettura, Parma (2010); I colori degli haiku, Museo della Musica, Bologna (2008); L’oro il nero, Galleria San Ludovico, Parma (2004); Le città d’oro, Palazzo Civico, Montechiarugolo (1999).
Ha pubblicato ed illustrato, in edizioni fuori commercio (Edizioni Bruno e Manuela Barani) opere di poeti, scrittori, saggisti e artisti, tra gli altri Primo Levi, L. F. Cèline, Folgore da S. Gimignano ed Eugenio Montale. Le sue opere sono conservate in collezioni pubbliche e private.

Bruno Barani
Atlante
a cura di Camilla Mineo
allestimento e grafica di Maddalena Barani

SPAZIO AUDIOMEDICA, Via Repubblica 49, Parma (ingresso da b.go Collegio M.Luigia)
Inaugurazione venerdì 15 marzo, ore 19.30
dal 15 marzo al 19 aprile 2013
dal lunedì al venerdì, ore 9-12.30/15-19; Sabato, ore 9-12.30
Ingresso libero
http://audiomedicart.blogspot.it/
Per info 340 2751314

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